Giovanni Tauler, Imitazione della Vita Povera di N.S. Ges Cristo

L'ultimo volume, il nono, aggiunto alle Opere complete di Giovanni Tauler, tradotto dal tedesco da un sacerdote della diocesi di Strasburgo ed edito a cura di E.-P. Nol O.P., si intitola "Imitation de la Vie pauvre de N.-S. Jsus Christ". Questo capolavoro fu considerato a met del XIX secolo, dall'eccellente studioso Charles Schmidt, come "la migliore delle opere di Tauler, la sua opera principale". Il libro fu edito per la prima volta a Francoforte nel 1621 da Daniel Sudermann che attribu l'opera a Tauler, con il titolo "Imitazione della Vita Povera di Ges Cristo", ed con questo nome che il trattato fu noto fino all'edizione pubblicata a Monaco nel 1877 da Padre H.S. Denifle con il titolo di "Libro della Povert Spirituale", il quale nega l'attribuzione dell'opera a Tauler: nell'Introduzione alla presente edizione Padre Nol difende invece la tesi dell'attribuzione dell'opera a Tauler e spiega le particolari circostanze della pubblicazione di questa, tradotta direttamene dal tedesco.
Il testo dell'Imitazione della Vita Povera diviso in due parti: la prima "Natura della vera Povert di Spirito o della Perfezione" di 13 capitoli, e la seconda "Modi per giungere alla vera Povert di Spirito o alla Perfezione" di 11 capitoli. Lo stile semplice e nel contempo espressivo. Nella prima parte viene mostrato in cosa consiste questa vera povert, quali sono i suoi segni distintivi. Nella seconda si stabilisce come possiamo ottenerla e quale ne l'utilit. Con la parola biblica povert, l'autore designa contemporaneamente la teoria e la pratica, l'astrazione speculativa e la rinuncia mistica. Il libro contiene quindi sia la teoria che la pratica della rinuncia assoluta, in cui consiste l'imitazione di Ges Cristo e per mezzo della quale si arriva alla conformit con Dio.