I reati commessi nell'ambito di organi societari collegiali

A partire dagli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso le inchieste sugli scandali finanziari hanno iniziato a vedere coinvolti, insieme ai presunti autori degli illeciti, anche gli amministratori privi di delega e i sindaci delle societ. I giudici hanno iniziato a perseguire tali soggetti con inusitato rigore rispetto al passato, ritenendoli penalmente responsabili per non aver impedito, pur potendo, i reati posti in essere dagli amministratori delegati o comunque dai dirigenti della societ. Questo libro affronta il problema della responsabilit penale dei membri degli organi collegiali delle societ attraverso un'attenta ricostruzione dell'atteggiamento giurisprudenziale in materia, mettendo in rilievo una frequente alterazione, da parte dei giudici, delle corrette modalit di accertamento della responsabilit penale per omesso impedimento. L'autore delinea chiaramente la posizione degli amministratori non esecutivi e dei sindaci, procedendo ad un'analisi puntuale dei poteri loro attribuiti, la quale esclude la possibilit di affermare l'esistenza, a loro carico, di un obbligo di garanzia penalmente rilevante.